sabato 7 marzo 2009

WATCHMEN


Una piccola pausa dal Sumo. Tempo fa, parecchio a dire il vero, decisi di acquistare e leggere "Watchmen", una grafic novel in 12 numeri, datata 1986, che si è guadagnata nel tempo il premio Hugo (generalmente riconosciuto ad opere letterarie) ed è poi entrata nella top 100 dei migliori romanzi in lingua inglese mai scritti sin dagli anni '20 (pur essendo un fumetto!). Ieri ho visto il film e vorrei parlarvene.

WATCHMEN (Watchmen. Usa, 2009): di Zack Snyder

Alan Moore, che come con Watchmen ha partorito anche opere del calibro di "V per Vendetta" e la "Lega degli uomini straordinari" (impedendo di essere menzionato nelle loro trasposizioni cinematografiche, che ripudiava) ha sempre detto che Watchmen è una grafic novel "infilmabile" e devo dire che anch'io ho sempre pensato che lo fosse, vista la sua trama intricata, i suoi diversi piani di narrazione e la sua molteplice idea interpretativa. Tuttavia devo dire che l'opera di Zack Snyder è un film riuscito e il regista merita un plauso per questa sua fatica! Non parlo solo di una scenografia quasi del tutto identica a quella che fa da sfondo alle location della saga, nè mi limito a constatare l'ambientazione leggermente oscura della pellicola e le straordinarie musiche di sottofondo, ma parlo davvero della sceneggiatura, dei personaggi, della trama e persino di molte battute (identiche alla novella) che rendono il film molto simile al fumetto non solo sotto il punto di vista grafico (strepitose le immagini durante i titoli di testa, non perdetele) ma anche e soprattutto sotto il profilo interpretativo e "metanarrativo". E' del tutto evidente che chi non ha mai letto Watchmen al cinema si troverà sicuramente di fronte a qualcosa di cui non si aspetta, perchè Watchmen NON è un film sui supereroi, ma è un film che dà delle proprie interpretazioni della società americana (e non solo) del rapporto con Dio, della giustizia e della pace, sino a parlare del senso stesso dell'esistenza (se un senso esiste...). La storia è quella di un gruppo di ex eroi mascherati (che definire supereroi non sarebbe corretto, visto che nessuno di loro possiede alcun superpotere, eccezion fatta per uno di essi, che è poi l'elemento cardine del film, almeno per ciò che concerne il senso che se ne vuole dare) pseudo-eroi visti nel loro quotidiano, tra problemi sociopatologici, ossessioni, deliri e difetti, tutti viventi nel periodo peggiore della guerra fredda, quando davvero la guerra nucleare tra Usa e Urss sembrava potesse scoppiare. Un killer misterioso, però, ha ucciso uno di loro, Edward Blake, detto "il comico" (Harry Dean Morgan). Chi è stato? Perchè? Chi vuole la morte degli eroi mascherati? Qualcuno del gruppo, un elemento che non si è mai arreso al decreto che impediva ai vendicatori mascherati di continuare a girovagare, cioè Walter Kovacs, alias Rorshach (interpretato da Jakie Earle Haley, attore semisconosciuto ma perfetto nel ruolo) indaga sul caso e per farlo si rimette in contatto con gli ex colleghi Daniel Dreiberg, alias Gufo Notturno (Patrick Wilson) Laurie Juspeczyk, alias Spettro di Seta (Malin Akerman) Adrian Veidt, alias Ozymandias (Matthew Goode) e soprattutto John Osterman, alias "Dr Manhattan" (un Billy Crudup tutto blu) cioè un ex scienziato morto e vaporizzato in seguito ad un incidente di fisica nucleare e risorto quasi come fosse una creatura omnisciente e onnipotente; una creatura che però ha il difetto, se tale vuole essere definito, di distaccarsi dall'etica umana e dalle vicende terrestri fino ad isolarsi come una sorta di osservatore esterno, terzo, quasi fosse un'entità meccanicista. Naturalmente non dirò altro perchè chi non ha letto il fumetto vorrà godersi il tutto, ma devo confermare che il film, nonostante semplifichi parte della sceneggiatura (non esiste la controstoria del "fumetto del veliero" che invece è quasi fondamentale nella novella, e non ci sono le pause documentali anch'esse presenti nell'opera cartacea) rimane molto fedele, anzi fedelissimo alla novella e alla fine fa centro, riuscendo lì dove altri registi avevano tentato, fallendo (i registi Terry Gilliam, Darren Aronofsky e Paul Greengrass avevano avuto l'idea di filmare il fumetto già molti anni fa, scartandola, però, per via della sua difficoltà narrativa). Il film è lento, verboso, secondo alcuni pretenzioso, inoltre i dialoghi la fanno da padroni e potrete trovare qualche indegno spettatore (uno di quelli che ingenuamente pensava vedersi una cosa tipo X-Men) intento a russare o, peggio, ad esclamare brutalmente cose tipo "Che palle!" "Che è sta roba?"...Ma voi non vi curate di loro, guardate e passate. Saranno due ore e mezza forse un pò lente ma finalmente coerenti con l'opera originale da cui il film è tratto. A parte il finale...

Nessun commento: