sabato 10 aprile 2010

TAPPA A YASUKUNI









Proseguono i Jungyo primaverili dei rikishi. Ieri i lottatori sono arrivati al santuario di Yasukuni, situato a Tokyo, nel quartiere di Chiyoda-Ku, tempio shintoista dedicato alle anime dei caduti in battaglia in favore dell'Imperatore. Tra di essi, iscritti nel libro delle anime ivi ospitato, vi sono per la cronaca ben 1068 nomi di persone condannate per crimini di guerra dopo la Seconda Guerra Mondiale, tra cui 14 criminali condannati addirittura per crimini contro la pace. Il santuario ha destato spesso polemiche internazionali proprio perchè ogni capo di stato nipponico va a presentare gli onori del caso ai caduti delle guerre giapponesi ma visto che ivi sono omaggiati anche, come detto, alcuni criminali di guerra riconosciuti, i Paesi attaccati dal Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale, vedasi Cina, Korea ed alcune nazioni del Sud-Est asiatico, hanno spesso criticato questo evento.

Il luogo, ad ogni modo, è notoriamente apprezzato per l'elegante disposizione dei luoghi di culto e per la presenza di viali alberati molti belli, tra cui quello "della memoria", adornati soprattutto di ciliegi. Proprio a Yasukuni, dunque, hanno fatto visita i rikishi del Kyokai, che hanno marciato sobriamente tra i tanti visitatori per poi proporre alcuni Jungyo. Possiamo osservare in alto alcune foto tra cui, ben visibili, ci sono Baruto, Kisenosato e, in basso, alcuni Gaijin come Gagamaru (georgiano) Sokokurai (cinese) e Takanoyama (ceko) a dimostrazione che probabilmente il significato del luogo non vuole essere offensivo nei confronti di alcuno ma intende semplicemente rendere onore alla fedeltà con cui tanti soldati, anche quelli meno eticamente giustificabili, si assoggettarono al volere dell'Imperatore e del Giappone. In questo luogo, per concludere, i rikishi non esercitano mai dei veri e propri Jungyo (che hanno un valore commerciale) ma quello che in gergo tecnico viene definito Hono-Zumo, ovvero una presenza celebrativa (e gratuita) che possiede un significato esclusivamente religioso e rituale.

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