venerdì 8 maggio 2009

IL PUNTO SU KAKURYU


Il mongolo Kakuryu è appena entrato nell'onorevolissima piramide Sanyaku col grado di Komusubi, ma il suo nome già da tempo aveva cominciato a far parlare di sè. Mangaljalav Anand, vero nome del 23enne mongolo Kakuryu, si divertiva con piccole esibizioni di Buh in quel di Mongolia ma sin dalla più tenera età ha avuto il Sumo come proprio obiettivo professionale. Il padre di Mangaljalav, professore universitario, ha cercato più volte di condurre il figlio verso altre direzioni professionali ma senza riuscirvi. Kakuryu, infatti, scrisse anni fa una missiva ad un giovane amico giapponese, collaboratore dell'Izutsu-Beya, che di lì a breve ne reclamizzò le doti presso gli Oyakata della stessa scuola di Sumo. Iniziò così, dunque, la nuova vita sportiva di Kakuryu, giunto in Giappone per coltivare la professione di lottatore e poter guadagnare discrete somme, fin'ora con profitto.

Kakuryu (nella foto d'archivio) è considerato un talento per la rapidità della propria azione, generalmente tesa alla conclusione repentina del bout, e soprattutto per i Tachi-Ai guizzanti. Inoltre gli osservatori hanno fatto notare come il giovane mongolo sia piuttosto intelligente nell'apprendere nuove opzioni tecnico-tattiche da ogni bout combattuto contro i big del Dohyo, in quanto capace di apprenderne le tattiche di gara per proporvi valide contromosse sin dall'indomani.

In questi giorni Kakuryu sta facendo parlare di sè per l'arduo allenamento a cui lo sta sottoponendo il suo Oyakata, l'ex Sekiwake Sakahoko, che durante la sequela di Keiko contro numerosi Sekitori della Tokitsukaze Ichimon, primo fra tutti il connazionale Tokitenku, ne sta addestrando la progressione, soprattutto in Morosashi e Makikae (quest'ultimo è una genere di presa passata dall'esterno all'interno). Si attende con curiosità, dunque, il suo esordio contro i big del Sumo durante le prime giornate dell'ormai vicino Natsu-Basho.

Una piccola note in calce; anzi due: Chiyotaikai è tornato oggi ad allenarsi dopo il violento attacco influenzale che lo aveva messo KO nei giorni scorsi. L'Oyakata Azumazeki, infine, cioè l'ex Sekiwake Takamiyama, primo non giapponese della storia ad aver vinto uno Yusho nella divisione Makuuchi, esattamente nel luglio del 1972, ha dichiarato il suo prossimo abbandono del mondo del Sumo, in quel di giugno. Avendo raggiunto i 65 anni, infatti, l'Oyakata ha raggiunto anche il limite massimo di età possibile per condurre vita di scuderia.

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