domenica 23 novembre 2008

LA PROVA DEL NOVE


Ebbene si. Come da titolo lo Yokozuna Hakuho (13-2) ha vinto il Kyushu-Basho 2008 accaparrandosi il nono Yusho della sua giovane carriera. Il duello emozionante che lo aveva visto contrapposto, e persino sconfitto durante il primo scontro diretto, contro il Sekiwake Ama (13-2) ha visto trionfare proprio l' "Airone bianco", il quale vince il Senshuraku contro Kotomitsuki (9-6) con Uwatenage proprio mentre Ama liquida Baruto (9-6) per Oshidashi, per poi aggiudicarsi il Kettei-Sen proprio contro Ama, di cui, dunque, si vendica.

Inutile nascondere la delusione del Sekiwake, sconfitto pulitamente dal possente Yokozuna suo connazionale, ma ricordiamo a tutti che Ama, forte dei suoi 13 successi su 15 incontri, diventerà ufficialmente Ozeki per quel di gennaio, avendo raggiunto lo score complessivo di 33 successi distribuiti su tre tornei consecutivi. Insomma: Ama ha comunque di che gioire!

Scrive Pierfranco Spaziani di Sumo.it circa il fatidico Kettei-Sen: "Hakuho batte Ama al termine di un bout durisssimo che dimostra, qualora ve ne fosse ancora bisogno, che il Sumo ha trovato un altro campione in grado di competere per lo Yusho. Lo Yokozuna trionfa grazie al Sumo che preferisce, fatto di forza, pieno dominio dell'equilibrio e capacità di applicare perfettamente le Kimarite classiche di questo tipo di impostazione. Quando è stato chiamato a doversi difendere con delicati spostamenti laterali, Hakuho ha sofferto come non mai, ma sul terreno della lotta di posizione con i piedi a terra (e senza spostamenti dei punti d'appoggio) ha trovato sempre la giusta misura. Non è stato facile, tuttavia, e questo grazie al talento ed al coraggio di Ama, prossimo Ozeki e consacrato a divenire l'antagonista più ostico degli Yokozuna, se Asashoryu tornerà sul Dohyo. Ama non esce affatto ridimensionato, al contrario, però può rammaricarsi di non aver saputo e potuto disputare, in quanto Hakuho non gliel'ha permesso, un match più dinamico ed in punta di fioretto, come solitamente predilige. Nello specifico, al Tachi-Ai Ama cerca la distanza e la velocità, mentre Hakuho lascia intendere immediatamente che si trarrerà di un confronto che vuole gestire alla sua maniera, di fisico e costante demolizione dell'avversario. La prima parte del progetto sembra andare in porto quando le braccia di Ama non trovano una buona presa sul Mawashi dello Yokozuna, mentre quast'ultimo entra con disinvoltura nella difesa del Sekiwake ed inizia ad impostarsi per un tentativo di Tsuridashi, cosa che puntualmente avviene per ben due volte. Ma i due rikishi sono troppo lontani dal Tawara e questo consente ad Ama di resistere ai sollevamenti di Hakuho. Ama rientra nel match e trova addirittura la presa interna con la mano destra, entrando in una breccia lasciata sguarnita da Hakuho. Entrambi rifiatano e stimano le ripettive riserve d'energia, quasi agli sgoccioli. Poi avviene la svolta. Ama decide di compiere un tentativo di Hikiotoshi, a mio parere, mentre Hakuho si porta basso con il bacino e toglie le mani dal Mawashi di Ama per un attimo. E' il momento decisivo del Kettei-Sen: Hakuho si alza, Ama rimane basso, Hakuho porta il braccio destro sopra la testa di Ama e stringe il Sekiwake in una presa ascellare al collo, posizione che condanna Ama a non poter governare più in alcun modo i propri movimenti. Hakuho ha solo bisogno di un minimo di tempo per accertarsi di non rischiare sorprese, poi arma l'Uwatenage che spegne i sogni di Ama e gli consegna lo Yusho. Troppo Hakuho, in un contesto del genere. Ama, va detto, poteva far meglio almeno in avvio. Resta la soddisfazione per un Kyushu-Basho tenuto vivo fino all'ultimo e per la prossima chiamata nella ristretta cerchia degli Ozeki, onore che pochissimi riescono a meritare. Tutti gli altri risultati passano in secondo piano, ovviamente, sebbene Kotooshu abbia scampato la minaccia Kabodan, Toyonoshima sia certo di tornare Komusubi e Kisenosato abbia dimostrato di saper fare 11-4 anche nel Banzuke che conta. E Takamisakari, relegato nei bassifondi, tornerà a combattere con i migliori grazie al suo 10-5".

Già. Kotooshu: il bulgarone ha sconfitto il solito, banale, Chiyotaikai (8-7) raggiungendolo nello striminzito score di 8-7 e trovando, ergo, il Kachi-Koshi che gli evita l'infamia del Kabodan. Ma c'è poco da stare allegri. Kotooshu in questo torneo ha perso ben sette volte, un'enormità per un Ozeki, e dobbiamo anche considerare che l'europeo è risultato sicuramente molto avvantaggiato dall'assenza, causa Kyujo, di Asashoryu e Kaio, due campioni che spesso e volentieri lo hanno "mazzolato". Con loro anche l'M1 Toyohibiki, che certo il proprio bout non l'avrebbe regalato tanto facilmente. Insomma: Kotooshu dica grazie per gli infortuni altrui e veda di cambiare totalmente atteggiamento agonistico, visto che da un Ozeki ci si aspetta quantomeno una condotta di gara aggressiva e ben più fluida di quella timorosa, passiva, lenta e rugginosa troppe volte mostrata dal bulgaro.

Per la cronaca: segnaliamo la sconfitta di Homasho, che dunque precipita in Make-Koshi (7-8 patito contro Yamamotoyama, 9-6, per Oshidashi) e il Kachi-Koshi dello Shin-Maegashira Bushuyama (8-7) che sconfigge Kimurayama con Oshidashi e prosegue la sua scalata nel prossimo Banzuke. Banzuke, a dirla tutta, dove l'hanno fatta da padroni Kisenosato (11-4) oggi vincente per Oshidashi su Toyonoshima (9-6) Yoshikaze (11-4) oggi sconfitto da Kotoshogiku (9-6) con Okuridashi e "Robocop" Takamisakari (10-5) che oggi ha sconfitto Miyabiyama (10-5) con Yorikiri. Anche Kyokutenho (10-5) raggiunge la doppia cifra a danno di Aminishiki (8-7) che perde per Yorikiri ma quantomeno tiene il rango di Komusubi; rango dove, tra l'altro, il piccolo Toyonoshima sostituirà Goeido (5-10) oggi inutilmente vincente contro Tochinoshin (3-12) per Yorikiri.

Il torneo di novembre, il Kyushu-Basho di Fukuoka, è dunque finito. Nonostante l'assenza di fior di campioni come Asashoryu e Kaio, o forse proprio per questo, abbiamo potuto assistere ad un Basho assai emozionante e ricco di spunti tecnici, dove Hakuho e Ama si sono affrontati alla pari, sconfiggendosi una volta a testa e prendendosi, in fin dei conti, un premio ciascuno, sia che si parli del nono Yusho di Hakuho, sia che si parli dell'ormai certa promozione ad Ozeki di Ama. La potenza dello Yokozuna, a dire il vero, ha questa volta tentennato qualche volta di troppo; prima contro le prodezze di Aminishiki, che prima del Nakabi risulta sempre tra i migliori, e poi, seppur aiutato dalla buona sorte, sia contro il vecchio Wakanosato (solo la fortuna ha aiutato Hakuho a non perdere il bout contro l'M2...cosa che è poi risultata fondamentale per la vittoria dello Yusho) sia contro l'altro Komusubi, Goeido. Tuttavia, sebbene qualche piccolo inceppamento ci sia stato, va detto che è stata proprio la vigoria fisica di Hakuho a condurre in porto il successo dello Yokozuna, abile a controllare i suoi match sino alla risoluzione degli stessi. Ama, di contro, ha puntato tutto sulla velocità dei suoi attacchi, su Kimarite più spettacolose portate sin dal principio dei suoi incontri in stile blitzkrieg. Non sempre il Sekiwake è riuscito a chiudere in fretta i propri incontri, ma quasi sempre è riuscito a cavare la perla tattica che gli ha consentito la vittoria, ed è proprio questo tipo di "trovate" che qualificano un lottatore come un campione. Bravissimi tutti e due i lottatori, dunque, anche se un pizzico di maggiore esperienza su certi livelli alla fine ha premiato proprio lo Yokozuna (nella foto, esausto dopo il trionfo su di un inconsolabile Ama) come in una modernissima "prova del nove"; perchè nove sono gli Yusho vinti da Hakuho.

A proposito di premi: Ama guadagna anche il Gino-Sho, premio per la migliore esecuzione tecnica (ed è la quinta volta) mentre Yoshikaze prende il Kanto-Sho (meritatissimo premio per la più focosa condotta agonistica, ed è la primissima volta per lui) e Aminishiki ottiene lo Shukun-Sho, premio per la singola prestazione più eclatante (quarta volta per lui). Il mongolo Shotenro, J9, vince il torneo tra i Juryo con 12-3, mentre è l' m10 Kotokuni (7-0) a trionfare tra i Makushita. L'S19 Keno (7-0) è campione dei Sandanme, mentre il n° 122 Kei e il n° 24 Wakasuruga trionfano rispettivamente tra Jonidan e Jonokuchi, entrambi con 7-0. Probabile, molto probabile, il passaggio dell'abnorme Yamamotoyama tra i Makuuchi in quel di gennaio.

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