Detto della straordinaria performance di Yoshikaze (9-3) che sembra caricato a molla e non si ferma più dallo sconfiggere avversari (oggi è toccato all'arenato Tosanoumi, 6-6, con Oshidashi) e detto anche dell'esplosione a scoppio ritardato del russo Aran (7-5) che dopo un prima fase assai mediocre di Basho sembra essere rinato a nuova vita agonistica, sconfiggendo oggi il solito Tochiozan (3-9) con Uwatedashinage, passiamo a commentare ancora una volta, e senza eccessiva specificità, gli incontri più importanti della 12a giornata del Kyushu-Basho 2008. Il georgiano Kokkai, per la cronaca, ha perso oggi (8-4) contro Takekaze (6-6) per Oshidashi.
Nella prima sfida inter-mongola della giornata Kyokutenho si prende il Kachi-Koshi (8-4) a danno di Tokitenku (6-6) rikishi ancora una volta estremamente remissivo sul Tachi-Ai e poco propositivo nella condotta di gara. Lo Yorikiri finale dell'M6 mette Tokitenku in una situazione piuttosto difficile per il proseguo del torneo. Subito dopo, per la cronaca, l'altro mongolo Asasekiryu (4-8) batte un insipido Tochinoshin (2-10) con Yorikiri.
Gran bella sfida si prospetta essere, invece, quella tra due comprimari di lusso: gli ex Sanyaku Toyonoshima, ormai sicuro della sua nuova promozione a Komusubi in luogo di Goeido, e Kotoshogiku, comunque autore fin'ora di un discreto Basho. Vince quest'ultimo, protagonista di un Tachi-Ai molto prono ed aggressivo che impedisce il tentativo di presa dabbasso da parte di Toyonoshima, trascina l'M1 sino al Tawara da cui poi "Toyo" (8-4) viene estromesso con Oshidashi. Ed è Kachi-Koshi per Kotoshogiku (8-4) che raggiunge il collega giapponese come score parziale e si getterà a capofitto per cercare di scavalcarlo almeno come punteggio finale. Difficile, comunque, che il rikishi della Sadogatake-Beya riesca a sostituirsi a Toyonoshima come nuovo Komusubi. Inutile, invece, la vittoria di Hokutoriki (4-8) sul pessimo Futeno (2-10) per Okuridashi.
Ed eccoci ai Sanyaku. Parte Goeido contro l'esperto Wakanosato, vecchio rikishi in crisi che cerca di evitare il Make-Koshi proprio contro il giovane Komusubi. Il Tachi-Ai di Goeido è più veloce me decisamente troppo eretto e per Wakanosato non risulta difficile, quindi, chiudere la morsa sul busto scoperto del Komusubi. Goeido cerca di voltarsi e lanciare un Sukuinage, forte di una presa molto alta dietro le spalle del rivale, ma Wakanosato si appoggia ai glutei di Goeido e prosegue la spinta con Okuridashi sino a portare l'avversario sul Tawara e quindi sconfiggerlo con Yorikiri conclusivo. 2-10 per Goeido, ahilui, e 5-7 per Wakanosato, oggi più intelligente del giovane Sanyaku: per ora niente MK per lui.
L'altro Komusubi è Aminishiki, che ha il durissimo compito di affrontare Kisenosato. L'M4 ha voglia di risalire in fretta sino al rango di Sanyaku e di certo non cederà terreno facilmente. Il lungo Shikiri-Naoshi dei due contendenti sembra vedere Kisenosato molto più freddo del rivale, tanto che Aminishiki accusa ben due Matta, ma dopo l'OK del Gyoji è proprio Aminishiki a condurre le danze. Kisenosato è forse leggermente più veloce nel cercare di decentrare il suo attacco sul Tachi-Ai, ma il piccolo spostamento sul fronte d'attacco non impensierisce Aminishiki che si china di più in controspinta e trascina all'indietro Kisenosato (8-4) approfittando anche di un cambio di direzione improvviso. E per il Komusubi Aminishiki arriva lo Yorikiri che gli vale il 7-5.
Grande sfida, poi, tra i pesanti Kotomitsuki, Ozeki giapponese in un buon momento di forma e Baruto, poderoso Sekiwake estone. Kotomitsuki (9-3) carica da lontano il suo Tachi-Ai ma Baruto esce molto male dalla stasi e non riesce a chiudere dabbasso l'attacco dell'Ozeki rivale. Kotomitsuki tenta una prima cintura cui Baruto (8-4) risponde con un fumoso Tsukiotoshi che decentra leggermente Kotomitsuki. Ma l'Ozeki è più veloce sulle gambe rispetto al suo avversario e torna subito all'attacco strattonando Baruto, roteandolo con presa al braccio mancino ed infine liquidandolo con Uwatedashinage un pò confuso, approfittando del movimento pesante ed eccessivamente legato di un Baruto in netta difficoltà. Capitombolo del gigante estone, insomma, e Kotomitsuki che prosegue il suo cammino verso la doppia cifra.
Kotooshu se la vede bruttissima contro Dejima ma alla fne ottiene la vittoria del 6-6. Il bulgarone parte con una certa lentezza e non riesce nemmeno ad allungare il sinistro, in Hidari-Yotsu, sino al Mawashi del rivale. Dejima, in attacco frontale, si allunga e a Kotooshu, troppo timido, non rimane che controllarne l'attacco bloccandone le braccia. E si ricomincia col consueto balletto di schiaffoni portati da lontano che Kotooshu elargisce, senza nemmeno troppo vigore, più per spingere dabbasso Dejima che per colpirlo con potenti Harite. Dejima, però, non si lascia ingannare dalla tattica remissiva del bulgaro e avanza, tanto che Kotooshu, arretrando impaurito manco fosse un M16 alle prime armi, rischia di mettere un piede in fallo sul lato sud del Dohyo. L'Ozeki europeo, però, scarta nel momento critico e riguadagna una posizione migliore, cingendo finalmente Dejima (6-6) e sconfiggendolo quindi per Yorikiri. Per Dejima arriva la sesta sconfitta consecutiva dopo le sei vittorie iniziali mentre per il bulgarone giunge quantomeno il pareggio di score.
Tutto facile per Chiyotaikai (7-5) che aggredisce con velocità sin dal Tachi-Ai, spingendo via la flebile resistenza di un Miyabiyama troppo eretto (9-3) e quindi sconfiggendolo con immediato Oshidashi.
E poi...il bout dei bouts. Ama, fenomenale Sekiwake ad un passo (anzi due, numericamente parlando) dalla promozione ad Ozeki, contro lo Yokozuna Hakuho, suo connazionale e autentico dominatore del Sumo contemporaneo. La seconda sfida inter-mongola della giornata, dunque, assume i contorni della saga epica e potrebbe lanciare Ama nel Gota dei grandi rikishi; nell'alveo dei Campioni. Ed è trionfo!!! Ama scatta velocemente, supera la difesa a braccia erette di Hakuho, abbranca il corpo massiccio del rivale con presa interna sul Mawashi e scarta d'improvviso, lanciando immediatamente lo Shitatenage che spedisce un Hakuho (10-2) troppo sbilanciato frontalmente, coi palmi a terra (nella foto in alto). L'iconoclasta Ama, come la divinità creatrice che del resto porta il suo Shikona come radice del proprio nome, abbatte l'imperatore empio, ridà vita al torneo, si consacra nuovo Ozeki per l'anno che verrà (inutile parlare della vittoria mancante, che del resto potrebbe arrivare già domani, in quanto l'ennesimo trionfo sullo Yokozuna mongolo basta e come per abbonargli il punto finale dei 33 richiesti) e quindi si propone addirittura come pretendente per lo Yusho! Col 10-2 rimediato, infatti, Ama raggiunge Hakuho in testa alla classifica e lancia la sfida finale. Hakuho, grande imperatore del Dohyo, si allontana con una smorfia quasi rabbiosa (foto in basso) forse diretta più verso se stesso e la propria tattica errata che contro il lodevole avversario, ma a questo punto non c'è spazio per altro che non siano gli elogi di Ama. Il Sekiwake che divenne re.
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