lunedì 7 dicembre 2009

DUE GIORNI A KUMAMOTO


Un primo calendario degli Jungyo era stato riportato erroneamente dal Nihon Sumo Kyokai e aveva lasciato pensare ad una partenza da Kumamoto (nella foto, il suo celebre castello) dopo l'esibizione di ieri, già oggi, giorno 7 dicembre. In direzione di Nogata, nella prefettura di Fukuoka. L'errore è però stato corretto dai relatori del sito ufficiale ed è stata data dunque conferma che i rikishi saranno a Nogata solo dal giorno 9.

Asashoryu si è fermato nella Shitaku-Beya del Dohyo di Kumamoto per almeno 15 minuti, sciacquandosi con cura il volto più volte. All'uscita dai locali Asa ha rinunciato agli allenamenti ed ha parlato con i giornalisti che chiedevano delucidazioni riguardo il suo infortunio ma non ha effettuato Keiko. E' dunque ufficiale la notizia che Asashoryu ha subìto un nuovo infortunio alla spalla destra, come già di recente, causa per la quale ha dovuto abbandonare i sogni di Yusho durante l'ultimo Basho. Vistosamente fasciato, lo ricorderete, Asashoryu ha perso gli ultimi 4 bouts consecutivi, abdicando in favore del potente Hakuho. "La spalla non va bene" ha detto chiaro e tondo Asashoryu e gli ha fatto immediata replica l'Oyakata Oshima, organizzatore di questi Jungyo: "Asashoryu ha qualche infortunio quà e là, mentre Hakuho si sta muovendo con buona scioltezza".

Oshima, poi, ha chiamato in causa i veterani Miyabiyama, Wakanosato, Kyokutenho e Toyonoshima, rikishi facenti parte della speciale "Commissione morale" nominata dal Kyokai, dopo che gli stessi erano stati redarguiti per aver svolto male i loro Keiko dell'Aki-Jungyo, ed ha invitato tutti, compreso Asa, ad osservare i loro severi allenamenti.

Hakuho, dal canto suo, ha proseguito con Keiko molto regolari. Oggi lo Yokozuna ha affrontato il giovane Tochiozan per 15 bouts, mentre Kotooshu e Kotomitsuki hanno affrontato vari Sekitori (era la prima sessione agonistica per Kotomitsuki). Asashoryu, di contro, ancora una volta ha dato forfait, rimanendo nei suoi locali e curando la febbre che pare abbia raggiunto i 38,5 gradi ma che non dovrebbe essere del nuovo e pericoloso ceppo H1N1.

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