giovedì 8 ottobre 2009

BASTARDI SENZA GLORIA


In questo periodo di riposo "sumesco", prendiamoci una pausa anche noi e torniamo a recensire un film. Ieri sono andato a vedere "Bastardi senza gloria", ultima opera di Quentin Tarantino e devo dire di esserne uscito soddisfatto.

BASTARDI SENZA GLORIA (Inglorious basterds; Usa - 2009) di Quentin Tarantino:

La storia è quella di un gruppo di soldati "sporchi" di origine ebraica spediti nella Francia occupata dai nazisti a ripulire la zona dalle SS di stanza. La squadra è capitanata dal sergente Aldo Raines (un onesto e simpatico Brad Pitt) ed intreccerà la propria storia con quella di una ragazza ebrea (Melanie Laurent) in cerca di vendetta. Nemesi della storia è l'ufficiale SS Hans Landa, interpretato dal bravo Christoph Waltz (vincitore per questa parte del premio per il miglior interprete maschile al Festival di Cannes) . Quentin Tarantino accenna al cinema degli anni '50, a quello italiano degli anni '70, alle dark ladies del cinema tedesco e francese, dimostra tutta la sua estrema cinefilia, infine ripulisce la telecamera dai propri eccessi grotteschi ma lascia intatto il suo marchio di fabbrica, tanto che quel che ne vien fuori è un film divertente, si, ma che dimostra anche quanto possa essere fiorente il cinema fatto da chi conosce e ama il cinema stesso. Rimane l'amore per i dialoghi, che Tarantino colloca in un contesto di crescendo emotivi davvero superlativi, rimane la divertente sottolineatura di alcuni personaggi bizzarri, volutamente caricaturali sebbene molto meno accentuati rispetto al passato e rimane un certo compiacimento per le scene "forti", cui fa riferimento anche la scelta del regista horror Eli Roth per la parte dell' "orso ebreo". Ma nonostante questi consueti marchi di fabbrica, cui aggiungere simpaticamente la consueta scena feticista col piede della bellona di turno (Diane Kruger nella parte della spia Bridget Von Hammersmark) il film gioca a soprendere molto più che a suscitare risate sguaiate. L'opera di Tarantino, infatti, spiazza lo spettatore in molte delle sue trovate. Crea tensione ma a volte la rompe, tronca il climax, lo ricrea, chiude a sorpresa la storia di alcuni personaggi, sceglie un finale quasi frettoloso (forse troppo) che regala fama e fortuna a chi non la meriterebbe (o forse si?) E soprattutto riscrive la storia, spiazzando totalmente chi si aspetterebbe una fine "ingloriosa" di taluni per conto della verità storica. Bastardi senza gloria diverte perchè spiazza, insomma. Spiazza nella sorte dei personaggi, spiazza nella riscrizione della storia e nel dipanarsi dei momenti di tensione. Non che non proponga le sue consuete caricature, lo ripeto, ma le raffina e gioca più sulla sorpresa delle situazioni e sulla troncatura di alcuni intrecci che sulla macchietta eccessiva.

Voto personale: 7.

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