sabato 24 dicembre 2011

SOKEN KEIKO NATALIZI

Ieri sono andati in scena gli YDC Soken Keiko. L'ingresso è stato libero (chissà se l'amico Dagege, simpaticissimo ed intelligente "emigrante" edonese in quel di novembre, è andato a vederli: ne approfitto per salutarlo calorosamente, invidiandogli ancora e sempre i Keiko in compagnia di ex campioni come Kaiho...con lui, per altro, è stato molto interessante diquisire di società e folklore nipponici) ed una serie molto lunga di divieti e codici comportamentali assai rigorosi (non si fuma, non si bevono alcolici...) ha fatto da premessa ai Keiko generali che, come ogni anno, avvengono di fronte all'intero consiglio dello Yokozuna Deliberation Council ed ai membri più ristretti del Nihon Sumo Kyokai, Riji-Cho in testa.


Ben 2831 persone sono accorse al Kokugikan di Ryogoku, a Tokyo, per assistere alla manifestazione e discreta è apparsa la performance di Hakuho, contrapposto a molti dei campioni più ostici ed apparso in  condizione non eccezionale ma comunque sufficiente (foto sopra). Lo Yokozuna ha affrontato 15 volte lo Shin-Komusubi Wakakoyu, ottenendo un buon 13-2, poi si è contrapposto a Toyonoshima, Kakuryu ed alcuni Ozeki, dimostrando la consueta potenza, dopodichè ha condotto alcuni esercizi di Butsukari, cimentandosi con particolare attenzione contro Takayasu, rikishi della Naruto-Beya in progresso di prestazioni e che probabilmente, essendo M3 per quel di gennaio, affronterà lo stesso Hakuho per la prima volta nella sua carriera. Lo Yokozuna, per la cronaca, ha detto di essere ancora un pò ruvido e rigido nei movimenti e che pertanto non ha voluto forzare più di tanto.



Tra gli altri sono apparsi in discreta forma gli Ozeki Kisenosato e Baruto, vincitori di buone performance contro Kotoshogiku e Kotooshu, questi ultimi ancora un pò arrugginiti (due foto qui sopra). Il "Kid", neo-Ozeki, ha ottenuto un 8-5 generale ed un 4-0 più specifico contro Kotoshogiku, che del resto lo aveva sconfitto nel Senshuraku mettendone a serio rischio la promozione ad Ozeki. Chissà che dietro tanto accanimento non ci sia stata voglia di rivalsa personale?

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