domenica 27 novembre 2011

PAGELLE DEL KYUSHU-BASHO 2011


Eccoci giunti alla fine del torneo. Il Kyushu-Basho si conclude con una sorpresa finale, la vittoria di Baruto su Hakuho, senza tuttavia minare il trionfo complessivo dello Yokozuna mongolo che, con un sontuoso 14-1, manca il Zensho ma conquista lo Yusho numero 21 della sua ancor giovane carriera (tre foto in alto). Marcia come un treno questo Yokozuna e non si riesce davvero ad immaginare un prossimo scalzamento dal suo trono da parte di chi che sia. Non avendo potuto seguire tutto il torneo con la consueta regolarita', come detto, questa volta chi vi scrive ha preferito limitarsi alle pagelle che trovate qui sotto, sperando che il giochino vi sia gradito e soprattutto che questa tabella riesca a riassumere al meglio quanto accaduto in quel di Fukuoka.

10: HAKUHO. Non potrebbe essere altrimenti, visto l'ennesimo Yusho conquistato a mani basse. Perde l'ultimo match, nel Senshuraku, grazie ad un sontuoso doppio movimento di Baruto, che prima gli piazza l'Hidari-Zashi sotto l'ascella, quindi lo sposta all'indietro affondando col destro in Nodo-Wa ed aspettando lo strappo in risposta dello Yokozuna per scostarsi di lato, sulla sinistra, gabbando il campione in Hatakikomi. Ma, sconfitta finale a parte, Hakuho ha dominato la scena con la consueta capacita' di sviluppare Tachi-Ai perfetti nella postura, nella potenza e nella lucidita', un mix fatale che gia' da solo basta per instradare i bouts nelle tasche del mongolo. Anche un pizzico di fortuna gli ha arriso, perche' nella giornata numero 14 il Gyoji gli ha regalato una vittoria che sarebbe spettata, invece, alla proiezione di Harumafuji (fatale, riteniamo, la mano mancina di Hakuho, poggiata in terra prima del capitombolo dell'Ozeki) ma per il resto la sua condotta e' apparsa sempre perfetta, piegando avversari su avversari con la consueta maestria: da manuale del Sumo, ad esempio, la vittoria contro Kotooshu. Congratulazioni, Hakuho-san!

9: KOTOSHOGIKU.  "Giku" da fresco ed entusiasta neo-Ozeki onora al meglio il suo nuovo ruolo di campione ottenendo un sontuoso 11-4 ed alcune vittorie di prestigio, come quella finale su Kisenosato. Di meno bello c'e' che lo Shin-Ozeki abbia perso con tutti i pari rango (eccetto Kotooshu che, essendo della medesima Heya, non gli puo' essere contrapposto) ma e' problema minore che questo Kotoshogiku, assolutamente perfetto in ogni Tachi-Ai ed automatico in ogni grip che afferra, potra' limare di qui in avanti. 11-4 da neo-Ozeki non e' davvero roba da poco.

8: NEWMAKU. Se il destino del Sumo giapponese sembrava povero di idee e men che meno dotato di un futuro radioso, ci hanno pensato due Shin-Makuuchi, Myogiryu e Shohozan, a rialzare l'onore del Sol Levante. Non solo con i loro score sontuosi ma soprattutto con una grinta ed una qualita' che raramente si intravedono con tanta insisitenza. Abili nei movimenti, capaci nelle grip ed intelligenti nella tattica, i due hanno saputo costruire con stile, e' proprio il caso di dirlo, il loro torneo della consacrazione. E se per Myogiryu c'era da aspettarselo, visti i recenti trionfi nella classe Juryo, per l'ex Matsutani, alias Shohozan, personalmente apprezzato tra i Juryo e vincitore di un torneo Makushita, forse in pochi avevano pronosticato questi successi, soprattutto se si considera che arriva tra i Makuuchi a 27 anni. Maglie un po' piu' strette e tanto nuovo allenamento permetteranno ai due di limare via quegli inevitabili difetti che l'esperienza sapra' curare. Alla coppia d'oro giapponese aggiungiamo poi, inevitabilmente, il nome del bulgaro Aoiyama, conquistatore di un gran bel Kanto-Sho gia' alla sua prima apparizione tra i Makuuchi ed autore di una grande prova sotto il punto di vista della forza fisica ma anche e soprattutto dell'ottima predisposizione ai fondamenti del Sumo, segno evidente che si sta parlando di qualcosa di piu' che di una meteora. Congratulazioni a tutti loro (nella foto qui sotto: i vincitori del Sansho).


7: MIYABIYAMA, WAKAKOYU e TAKEKAZE. Parliamo di tre rikishi corposi nel senso letterale del termine ma che, a differenza del resto del battaglione dei fat boys, vale a dire Daido, Fujiazuma e Kimurayama (comunque discreti i primi due) hanno saputo mettere sul Dohyo molto di piu' che semplice Oshi-Zumo in linea retta, tattica tipica dei rikishi piu' "capienti" ma anche e soprattutto movimenti rapidi e ravvicinati, a tratti zigzaganti ed un'eccellente tenuta del terreno di gara, visto e coperto in tutto il suo diametro grazie a Tsuppari molto rapidi, nel caso di Miyabiyama e ad una maggiore gamma di tecniche, dallo Yori-Zumo agli Oshidashi, nel caso del grintoso Wakakoyu, quest'ultimo - per altro - vincitore anch'esso di un Kanto-Sho. Congratulazioni anche a loro, destinati a risalire sino alla stratosfera del Banzuke per quel di gennaio. Come "Jabba" Takekaze, che merita la menzione ma a cui vanno tirate le orecchie (sempre che "Jabba the Hut" ce le avesse...) per aver ecceduto negli Henka. Uno di loro, per la cronaca, quasi certamente uno tra Miyabiyama e piu' probabilmente Wakakoyu, sara' addirittura Komusubi in quel di Tokyo.

6: KISENOSATO e BARUTO. Il primo, col suo discreto 10-5, non ottiene matematicamente la tanto agognata promozione ad Ozeki, mancando la quota X dopo un'eccellente fase di pre-Nakabi. Purtroppo il demone del crollo psicologico torna ad avvelenare le performance di Kisenosato, rovinandone le buone qualita' tecniche ed i felici proponimenti, subito dopo l'umiliante sgambetto di Goeido. Per sua parziale fortuna arriva pero' un Gino-Sho di tutto rilievo grazie ad un Sumo considerato dal Kyokai (e credo solo da loro) sempre di ottima grinta e qualita', soprattutto in tecnica classica, cosa che potrebbe premiarlo con la promozione ad Ozeki a prescindere dal punticino mancante. Riassumendo: il "Kid" perde gli incontri che dovrebbero sottolinearne la sopraggiunta grandezza (contro Hakuho, certo ma anche contro Goeido, Baruto, Harumafuji - strepitoso il Komata del mongolo - e Kotoshogiku nel Senshuraku: nella foto qui sotto) e di conseguenza non ottiene lo score di 11 punti che gli permetterebbe di raggiungere quota 33 e passare ad Ozeki (rischiando per altro anche la sconfitta clamorosa contro Gagamaru: non siamo certi, infatti, che in questo torneo il Sekiwake abbia dimostrato miglioramenti tali da permettergli di passare Ozeki anche con un punto in meno. Il "Kid" ha fatto certamente tornei migliori nel suo recente passato). Kisenosato si ferma a 32, dicevamo ma qui subentrano le valutazioni del Kyokai che, a quanto affermano voci insistenti, potrebbe gia' aver valutato come qualificante il Sumo espresso dal Sekiwake che difatti, ribadiamo, e' stato premiato con un premio di Sansho (quanto meritato, non saprei). Sapremo del suo futuro tra qualche giorno (il membro del Riji-Kai Takanohana ha gia' chiesto una riunione in proposito al Riji-Cho Hanaregoma e tutti i giornalisti giapponesi danno per certa la promozione di Kisenosato) ma ci sentiamo di dire che, viste le circostanze e gli obiettivi, Kisenosato avrebbe dovuto dare di piu' soprattutto sotto l'aspetto maggiormente sotto valutazione, cioe' il fronte psicologico, cosa per cui, dipendesse da chi vi scrive, Kisenosato rimarrebbe ancora Sekiwake. Da Baruto, invece, da Ozeki quale e', ci si aspettava una partenza migliore, soprattutto visto il modo grossolano con cui ha ceduto terreno, lasciando sul Dohyo dei punti preziosi; alla fine, pero', "Big" Baruto ha saputo piazzare la rincorsa che gli e' valsa la doppia cifra di score, condita dal prezioso successo finale contro lo Yokozuna. Avesse avuto meno svagatezza all'inizio del torneo, forse adesso Baruto avrebbe potuto quantomeno sognare. Peccato.


5: KOTOOSHU ed HARUMAFUJI. Il primo era dato in grande forma e doveva, si sa, riequilibrare una condizione di Kadoban. Eppure, nonostante un buon inizio (macchiato dalla solita sconfitta contro Toyonoshima, Komusubi confermatosi tale con 9-6) Kotooshu ha iniziato un crollo senza vergogna che lo ha visto capitolare contro tutti i big, Harumafuji a parte (quest'ultimo sconfitto nel Senshuraku) e chiudere il torneo con un mesto 9-6. Ha cominciato la sua sequenza nera contro Tochiozan, perdendo un match praticamente ed inspiegabilmente senza combattere ed ha continuato coi suoi passi farraginosi contro Kakuryu (ottimo 10-5 per il mongolo ed appuntamento verso l'ozekato rimandato, crediamo, di poco) e quindi contro Kisenosato, Baruto ed ovviamente Hakuho, che lo ha domato al termine dell'unico match combattuto dal bulgarone con il cuore. Per lui probabilmente vale cio' che commentavano i conduttori della diretta su NHK: retrocessione evitata ma resta evidente come Kotooshu sia diventato Ozeki senza averne le basi. Poi Harumafuji, uno che invece le basi ce le ha e come ma spesso, troppo spesso, le annacqua con un pizzico di troppa approssimazione e qualche eccesso di sicurezza. Come contro il vecchio Kyokutenho, che lo ha sorprendentemente sconfitto ad inizio torneo con un singolare Kimetaoshi. Occasione mancata per Haruma, uno che se volesse potrebbe puntare allo Yusho quasi ogni due mesi e che invece chiude l'Hon-Basho 2011 con un triste 8-7.

4: HOMASHO. Era Komusubi e non lo sara' piu' (penoso 4-11 per lui) ma fin qui se lo aspettavano tutti sin dalla fase preparatoria al Basho. Poi sono arrivati anche i risultati, magrissimi oltre ogni piu' pessimistica previsione ed uno stato di confusione tecnica totale che hanno impedito al giapponese di mettere sul Dohyo il Sumo dai e vai che gli e' piu' congeniale. Troppe batoste o forse, molto semplicemente, un rango che davvero non gli appartiene.

3: MONGOL BAND. Simpatizzo molto per i mongoli della vecchia guardia ma Tokitenku e' ormai avvitato in una spirale di sgambetti tirati all'eccesso, rendendo vacuo il suo approccio ad un match fatto di Sumo che sia quantomeno "normale", per la serie: o riesce il Sotogake, sovente sul Tachi-Ai, o perde in due secondi due; Asasekiryu, invece, e' molto semplicemente un rikishi che non c'e' piu', che non possiede un Tachi-Ai ne' compatto, ne' aggressivo e che per altro non riesce piu' nemmeno a praticare quel Sumo sinuoso e mobile che lo vedeva spesso aggirare i rivali con "Dashinage". Asasekiryu e' ormai, insomma, un rikishi azzerato e non a caso il rischio di una sua retrocessione tra i cadetti si fa ormai prossimo. Sulla stessa lunghezza d'onda ci sarebbe poi il caso di nonno Kyokutenho ma per il vecchio eroe della Oshima vale, riteniamo, solo un discorso di anni. Troppi per tenere a certi livelli.

2: CAUCASIC BAND. Scherziamo col nomignolo ma nemmeno troppo col voto. A partire da Gagamaru, trapiantato in un ranking decisamente piu' grande di lui (che pure fisicamente grande lo e' parecchio) passando per Aran, il quale o prova l'Henka (puro Roho style) o cede il passo ad avversari che conoscano anche altro oltre lo Yorikiri di primo acchitto, per finire con Tochinoshin prima, che risente probabilmente della mancanza di allenamenti (figlia del Kinshin di fine ottobre) e Kokkai poi, disastroso oltre ogni limite immaginabile e privo di qualsiasi voglia abilita' tecnica o anche solo di una appena decente flessibilita' di movimento. Per la serie: che gli vuoi dire ad uno a cui basta chinare il capo per perdere l'equilibrio? Tra georgiani e russi non ne hanno azzeccata una.


Concludiamo le nostre pagelle segnalando il Kyujo di Tochiozan e Wakanosato per infortuni (chissa' che Wakanosato non sia gia' pronto a divenire Shisho della Naruto-Beya?) Ed i Make-Koshi abbastanza sorprendenti, soprattutto perche' giunti in buona parte nel Senshuraku, da parte di tutti i migliori sparring partners del Banzuke, cioe' Goeido, Okinoumi, Tochinowaka e Yoshikaze (7-8) tutti pronosticati con esito migliore di quanto invece accaduto. Ma soprattutto terminiamo questo nostro piccolo riassunto con un'ode sperticata al giovane IKIOI, della Isenoumi-Beya (nella foto qui sopra, dopo il suo Yusho)  che a 25 anni ed appena giunto tra i Sekitori dalla classe Makushita, ha ottenuto un eccellente score di 12-3 tra i cadetti ed ha conquistato lo Yusho Jumaimae. Davvero tante, tantissime congratulazioni a lui ed al mongolo SENSHO, della Shikihide-Beya, che di contro ha trionfato tra i Makushita con lo score di 6-1 ed al Cachinuki-Sen in uno spareggio di ben 8 sumotori.

Dimenticavo: durante il Basho, nel giorno 21 novembre, e' stato ufficializzato l'Intai del vecchio Tamanoshima, ormai Juryo in decadimento, che saluta il Dohyo divenendo Oyakata della sua Kataonami-Beya col Myoseki di Nishiiwa. Tamanoshima divenne rikishi nell'Haru-Basho 1998 con la promozione a Makushita Tsukedashi, passando a Sekitori nel Kyushu del 2000 ed addirittura Sekiwake nell'Hatsu-Basho del 2004. Ha combattuto 56 tornei tra i Makuuchi ed ha vinto 5 Kanto-Sho ed 1 Gino-Sho. Merita dunque un abbraccio caloroso ed un sincero augurio per il suo futuro da Oyakata.

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